lunedì 2 marzo 2015

Doppia libidine: è facile basta un Glik

Non ci si ferma più!!!
Oramai il buon calcio sta diventando un'abitudine, un modo di essere e di vivere per ogni tifoso del Toro che si rispetti.
Dopo la sbornia di Bilbao, i giorni che hanno separato la grande impresa dalla partita col Napoli, il tifoso del Toro l'ha trascorsa acquistando quotidiani (che magari si rifiutava di leggere da anni) per verificare che tutto quello che aveva visto la sera prima fosse vero e non i frutti di una notte di sogni di gloria dovuti al ripresentarsi della peperonata mangiata a cena, ha girato in casa e per strada con la sciarpa o la maglia che indossava la sera dei sedicesimi, alcuni utilizzandola come nuovo pigiama, magari tra le occhiatacce del o della propria partner che si trovava a vivere con un ultrà che girava per la casa, è andato a lavorare bullandosi a destra e a manca con colleghi e compagni di lavoro declamando le regole e i dettami del buon calcio, oppure è andato a scuola questa volta senza alcun timore reverenziale, mostrando magari dita medie al proprio compagno di banco gobbo che non avrebbe potuto fare le solite scontate battute di bassa lega. Chi era al San Mamès, ha raccontato a tutti l'esperienza come di un viaggio eroico che si porterà nel cuore tutta la vita e chi invece era stato a casa aveva ancora negli occhi una notte insonne, ma finalmente dovuta all'adrenalina che crea una vittoria storica. Molti si son sentiti fare i complimenti da tanti amici tifosi di altre squadre (gobbi compresi) e pensate i telegiornali si sono addirittura accorti che il Toro giocava l'Europa League.

L'atmosfera che quindi regnava ieri sera al Toro Club Bra, era ancora in preda all'allegria post-coppa, e la sala era più piena del solito, perchè come si sa l'entusiasmo crea entusiasmo. Tuttavia, nonostante non ci fosse la solita tensione pre partita, si era pronti a vedere una incontro difficile, probabilmente non bello, e nel cuore del tifoso vi era l'eventualità che la squadra avrebbe pagato il grande sforzo di giovedì, e che l'adrenalina provata in questi giorni avrebbe potuto fiaccare le gambe dei granata, inficiandone quindi il buon gioco e di conseguenza il risultato.
Ma ormai i ragazzi di Ventura, ogni volta si pensi che abbiano raggiunto il loro limite massimo, loro ti smentiscono, superandosi di nuovo e tirando fuori energie che nessuno si sarebbe mai aspettato anche solo un mese fa.

E infatti fin dai primi minuti, non sembra affatto di giocare contro il Napoli terzo in classifica, i granata spingono subito sull'acceleratore, e già al terzo minuto Bruno Peres si invola sulla fascia e mette al centro per Martinez solo davanti al portiere che però spara alto. Nella sala video del Toro Club partono commenti di disappunto, ora naturalmente si pretende subito di vedere il buon calcio ed essendo diventati di palato fine certi errori vengono evidenziati immediatamente. 
Ma il Toro continua a far girare la palla alla grande, il Napoli si chiude in difesa e crea pochi grattacapi, al 10° minuto Quagliarella calcia in porta in rovesciata ma l'azione è fermata dal fischio del Signor Irrati, che per farci sentire di nuovo in Italia, abituati ormai come siamo, a farci arbitrare da direttori di gara stranieri, ha condotto una partita fischiando scandalosamente e dando cartellini gialli a caso per tutti e 90 i minuti, naturalmente quasi sempre ai danni dei giocatori del Toro, ma va beh (il buon calcio è superiore anche agli arbitraggi di scarsa qualità)!!
Passano appena 3 minuti e questa volta è El Kaddouri (sempre più importanti le sue prestazioni) che si mangia un'occasionissima producendo un tiro sbilenco da ottima posizione.
Le due squadre si affrontano a viso aperto anche se è il Toro ad essere più incisivo e più coraggioso, mentre i partenopei, che si stanno giocando dei punti importanti in ottica secondo posto, sono molto più attendisti e meno pericolosi.

Si chiude la prima frazione, tra di noi c'è soddisfazione, fiducia ma anche un poco di preoccupazione soprattutto sulla tenuta fisica della squadra che ha speso molto nei primi 45 minuti.
Koulibaly affranto perchè non ha le basi del buon calcio
Inizia la ripresa e il Napoli cerca di farci paura, prima con un cross di Hamsik che Padelli deve allontanare di pugno, e poi un minuto dopo con una botta di Higuain che ancora una volta Padellone respinge. E' un Napoli molto più intraprendente di quello del primo tempo, spinge molto di più ma i granata riescono sempre a liberare l'area pur se alle volte con qualche affanno. Al 20° ecco che i napoletani protestano per un presunto fallo di mano di Moretti, che tuttavia viene giudicato involontario visto che il buon Emiliano entra in scivolata, tocca il pallone con il piede e poi successivamente questo rotola verso il braccio. La sala del Toro Club, vedendo le proteste dei giocatori napoletani, inneggia con parole forti a non dare fastidio e continuare il regolare svolgimento del giuoco invitando Benitez e compagni ad andare in luoghi che ben tutti conosciamo.
Due minuti dopo ecco la svolta, la palla finisce tra i piedi di Koulibaly, che sapendo di giocare con il Toro di Ventura, vuol mostrare quanto sia bravo anche lui nei retropassaggi, ma tira una cannonata senza senso in corner, mostrando una doppia ingenuità: intanto perchè non puoi pensare di fare un retropassaggio così di punto in bianco, senza avere le giuste conoscenze del buon calcio, e per di più regalando al Toro un corner che come tutti sanno, è ormai una delle specialità della casa
dei granata  che ormai piacciono a grandi e piccini.
E infatti tutta la squadra sale, e naturalmente arriva anche il testone del nostro Capitano Glik (specialista del genere) e quando Farnerud fa partire il cross sul primo palo, lui viene dimenticato da tutti e incorna ad incrociare mettendola nel sacco a quelli del Napoli.
Siamo davanti, forse nel momento peggiore della partita, mancano ancora una ventina di minuti ed ora il Napoli si riverserà all'attacco. I granata resistono, con l'andare del tempo inizia a manifestarsi la stanchezza, ma tutti si aiutano, nel frattempo con l'entrata in campo di Maxi Lopez anche l'argentino dà una grossa mano tenendo palla, aiutando la difesa e prendendo botte.

Il Napoli ci prova, Padelli anticipa di testa Higuain lanciato solo verso l'area, la nostra difesa soffre ma non crolla. Al 34° l'arbitro si inventa letteralmente un fallo di Quagliarella, e regala una punizione dal limite. Gabbiadini calcia, Padelli sarebbe battuto ma il pallone sbatte sul palo, e proprio come a Bilbao il palo diventa nostro amico e non nostro acerrimo nemico.
Pochi minuti dopo è il Toro che si rende pericoloso e può usufruire di una punizione grazie ad un'incursione di El Kaddouri che viene atterrato al limite dell'area. Questa volta batte Bovo ed è il portiere partenopeo a fare il miracolo e sventare il raddoppio.
Il Napoli le tenta tutte, il Toro barcolla ma non molla di un centimetro, ancora Gabbiadini nel recupero prova la botta da fuori area che fa la barba al palo. Nulla servirà l'ulteriore minuto di recupero concesso da Irrati (oltre ai 4 già concessi) per le sostituzioni di El Kaddouri per Basha e Quagliarella per Amauri, e arriva il triplice fischio portando a casa un'altra impresa.

GPV irride piacione anche Benitez
Dodicesimo risultato utile (quattordicesimo se si contano le partite di Europa League), squadra che ancora una volta stupisce per forza, mentalità e temperamento, nonostante la fatica di queste settimane, altra grande squadra (dopo l'Inter certamente non superiore a questo Napoli) battuta dai granata, ed ora non è vietato sognare nulla, anche se come al solito lo si fa ma non lo si dice.

Tutti felici al Toro Club, si commenta come se ormai per noi fosse una cosa normale vincere partite cosi, quando magari un mese fa ci paragonavamo ad una squadra di bassa serie B, ma chi se ne frega, ad ogni partita si è sempre più orgogliosi di questo gruppo e di questi ragazzi.

Avanti così, sempre con questo spirito e con questa fierezza.

Buon calcio a tutti.

Forza Toro Sempre.

Igor





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