Salvador Ichazo |
Siamo una squadra che avrebbe
bisogno di un attaccate.
Siamo una squadra che avrebbe
bisogno di un centrocampista coi piedi buoni.
Siamo una squadra che avrebbe
bisogno di un trequartista.
Ed infatti oggi il
presidentissimo ci ha preso…..un portiere.
Grazie Urbano, perché se ne
sentiva davvero il bisogno di una nuova puntata della telenovela dal titolo “chi
ci sarà in porta questa domenica”?
Nei discorsi tra tifosi ce lo
dicevamo tutti: <<Ma sai che il Toro avrebbe proprio bisogno di un portiere>>? E tutti i tecnici di calcio lo dicevano da tempo <<A questa squadra l’unica cosa
che manca in rosa è un buon portiere>>. Guarda stamattina pure l’amministratore
del mio condominio mi ha fermato dicendomi: <<Sa di cosa avremmo bisogno? Di un
portiere>>.
E finalmente il portiere è
arrivato, oh sia chiaro naturalmente in prestito (vuoi mica che ci spendevamo
dei soldi??).
Allora premesso: in questo luogo, giurin giurello, non faremo
alcuna ironia sul suo cognome, perché sarebbe cosa banale, visto che tutto il
web l’ha già fatto, quindi guai a voi se pensate male.
Si chiama Salvador Ichazo, uruguagio,
classe ’92 (almeno è giovane e questa è una bella cosa) verrà a sostituire
Gillet che nel frattempo si è trasferito al Catania. Ora sarà lui che si
contenderà un posto con il nostro Padellone.
Nonostante la mossa non sia di
facile comprensione logica, diamo il benvenuto a questo ragazzo che non
immagina nemmeno che gatta da pelare si sia preso (avrà solo sei mesi per
acquisire le giuste “conoscenze” di Mister Ventura, e dovrà capire che il
rinvio dal fondo per i portieri di questa squadra è SEVERAMENTE VIETATO!!!).
REGOLA AUREA DEL BUON CALCIO: rinviare dal fondo il pallone non è
carino da parte di un portiere nei confronti dei suoi compagni e soprattutto
del pubblico. Calciare il pallone a centrocampo, rende prevedibile la manovra
per tutta la squadra, inficiando lo spettacolo dell’intero match, e privando quindi
il pubblico delle emozioni che esso merita, avendo pagato un biglietto d’ingresso. Giusta creanza del buon calcio, è che l’estremo difensore quando viene servito da un compagno
della retroguardia, mostri un sicuro palleggio, attenda che l’attaccante
avversario arrivi a pochi centimetri da lui, e poi con grande stile lo scarti e la passi a
Moretti o a Maksimović. E’ questo quello che vuole vedere il pubblico pagante, che rimane sempre sveglio, reattivo e felice anche quando la palla la teniamo noi,
con quel senso del pericolo di prendere gol se solo si sbaglia il passaggio di
un centimetro. Naturalmente per assistere a questo spettacolo bisogna essere
tifosi che fanno una vita sana e prendono un Danacol al giorno.
Naturalmente i “fuochi d’artificio”
del mercato di Urbano non sono finiti qui: ora l’obbiettivo è un
centrocampista. Cairo vuole smentire tutti noi criticoni, che abbiamo messo in
giro la diceria che sia un taccagno col braccino corto, e ha già messo gli
occhi su una giovane promessa del calcio estero.
Abbiamo in esclusiva la foto del giocatore:
Paolinho Paperinho |
I contatti con la Società son avviati (anche se si dice che il Presidente proprietario del cartellino, un certo Paperon De Paperoni, abbia le braccine più corte del nostro), ma Petrachi ci sta pensando perchè il giocatore ha dichiarato di voler avere anche uno stipendio in cambio delle sue prestazioni.
La firma sembra comunque imminente.