mercoledì 27 gennaio 2016

Dove eravamo rimasti?


E' passato un anno. 
Un anno fa, scrivevo le prime righe su questo blog, non sapevo bene nè perchè lo stavo facendo e nemmeno se questa cosa avrebbe avuto un seguito nei mesi successivi, ma iniziai a scrivere, parlando di una passione che purtroppo o per fortuna (dipende dai momenti) mi attanaglia da un po' di anni: il Toro.
Erano mesi difficili e non solo per me, la squadra era in crisi sia d'identità che di risultati, l'allenatore era sulla graticola perchè i punti non arrivavano, e la tifoseria (strano eh?) era divisa praticamente su tutto. Ma il bello di essere del Toro è che certamente non ci si annoia mai, e quindi uno si domanderà dopo 12 mesi di buon calcio che cosa è cambiato? ASSOLUTAMENTE UNA MAZZA!!!
Allora ricapitoliamo. Dopo essermi preso una pausa per lo disgusto generale del post derby d'andata sono accadute parecchie vicissitudini che hanno portato alla seguente situazione.

1) I risultati del Toro hanno continuato ad essere modesti, ogni volta che sembrava esserci l'uscita dal tunnel, arrivava la mazzata che faceva andare tutto a gambe all'aria. La più forte e letale di tutte è stato un altro derby, quello di Coppa Italia, giocato in modo penoso, che ha praticamente demolito tutto, certezze dei giocatori, pazienza dei tifosi, apparato testicolare del sottoscritto. Da quel momento, dopo quella sconfitta tutti, squadra, ambiente ecc abbiamo pensato che tutto fosse sbagliato e tutto fosse da rifare, con più di un intero girone di ritorno da giocare. 
2) La sconfitta del derby ha generato altre sconfitte ma visto che noi siamo del Toro, abbiamo voluto complicarci ulteriormente la vita con alcune polemiche assortite che hanno destato molto interesse e soprattutto molti benefici. Il primo è stato il "gol con scuse" di Quagliarella al Napoli, che già stava sulle balle a molti di suo, con quel gesto ha tirato su un merdone che non finiva più, (con l'interessante dibattito "Quagliarella SI', Quagliarella NO, Martinez BOH") costandogli pure il posto da titolare fisso in squadra.
3) La squadra si è spenta, giocatori che l'anno scorso salivano in cattedra oggi sono in crisi, Baselli che ad inizio campionato segnava pure con l'orecchio ora si sta perdendo in tutto questo casino. Poi ci sono quei giocatori che avevano già problemi prima e quindi figuriamoci ora.
Qui si apre il capitolo PADELLONE che in questo girone di andata ci ha già ampiamente deliziato di svariati gesti tecnici che sono stati davvero apprezzati..dalle squadre avversarie: posizionamenti sbagliati, palloni passati in mezzo alle gambe, uscite quando non doveva uscire, mobilità simile a quella di un palo della luce. Pure Giampiero ha dovuto cedere e ultimamente il terzo portiere della Nazionale (la sua presenza in azzurro è paragonabile al Terzo mistero di Fatima) è stato sostituito dal buon Ichazo che tuttavia seppur un minimo più reattivo del suo predecessore al momento non ha ancora convinto del tutto
4) E per la serie "non facciamoci mancare mai nulla", ecco che in contemporanea con il "caso Quagliarella" è scoppiato anche quello "Maxi Lopez vs Adipe". Infatti il nostro morbido e paffuto Bomber argentino dopo aver firmato il rinnovo del contratto già in condizioni piuttosto tracagnotte e con un ciuffo platinato che faceva molto Patty Pravo, in seguito alle feste natalizie si è ripresentato con un'evidente overdose di panettoni, pandori e cotechini vari. Ne avevamo anche noi tifosi avuto il lontano sospetto quando, durante un contropiede nel match Torino-Udinese il buon Maxi ha tentato uno scatto verso l'area avversaria, ma più che correre rimbalzava ed aveva la stessa agilità di mio padre quando va a fare jogging....solo che mio padre ha 67 anni. Per questo motivo lo sconsolato Giampiero lo ha messo fuori dalla rosa dei convocati nelle ultime partite, sperando che i suoi maniglioni antipanico dell'amore si sciolgano e possa tornare anche lui utile alla causa.
5) In tutto questo casino praticamente la squadra si è quindi trovata con Quagliarella fuori per "scuse" e problemi ambientali, Maxi Lopez per problemi di prova costume, Belotti non ancora esploso, e Martinez che invece non avrebbe nessuna delle problematiche dei suoi tre colleghi, però non imbrocca la porta nemmeno tirandola con le mani. Si è dovuto quindi correre ai ripari ed Urbano si è affidato ad una nostra vecchia ed amata conoscenza, cioè quel Ciro Immobile che tanto ci aveva fatto godere, quanto soffrire per il suo provvisorio addio. Ciro è stato accolto più o meno come se fosse arrivato Neymar e vista la depressione generale almeno quella è stata una scossa positiva.
6) La tifoseria continua ad essere divisa su tutto: "Ventura SI'/Ventura NO", "Cairo SI'/Cairo NO", "Maxi Lopez SI/Maxi Lopez NO", "Aglio nella carbonara SI'/Io nella carbonara ci metto la cipolla", insomma non si riesce ad andare d'accordo praticamente su nulla e questo rende sempre ogni discussione parecchio divertente e soprattutto utile alla causa.
Maxi Lopez si sta rimettendo in forma per tornare in pista
7) La squadra continua a traballare e Giampiero è in piena crisi. Il mister del buon calcio si è impantanato, ormai i suoi acerrimi detrattori lo aspettano al varco chiedendone la testa e pure chi lo ha sempre difeso inizia ad avere dei forti dubbi. Anche perchè la realtà è davanti agli occhi di tutti, i giocatori sono lenti, insicuri, spesso sperduti, non ci sono idee nè entusiasmo ed ad ogni partita che passa la situazione appare sempre più deleteria.

Personalmente penso che si sia chiuso un ciclo, un ciclo che nonostante questi momenti difficoltosi si è dimostrato essere importante, perchè ci ha dato in questi anni un gioco ed una identità che fino a 5 anni fa sembrava irrimediabilmente perduta, e sarebbe ingrato, ingiusto e miope (come molti tifosi purtroppo fanno e non solo da oggi ma da anni) buttare via tutto, come se tutto quello che è stato non fosse mai avvenuto o fosse capitato per caso.
Ma tutto ha una fine, e credo che a fine stagione qualcosa debba per forza cambiare, farlo ora non so quanto possa essere utile e se la cura possa essere meno pericolosa della malattia, anche perchè le alternative che ci sono in giro non è che stuzzicchino più di tanto.
Molto potrebbe fare il mercato invernale che sta per chiudersi in questi giorni: un portiere che dia sicurezza ad una difesa un po' arrugginita e un centrocampista o un trequartista che abbia un minimo di qualità nei piedi per dare fantasia al gioco dei granata, o magari potersi permettere un cambio di modulo, potrebbero dare quella sicurezza e magari quel tocco di entusiasmo che potrebbero farci rialzare la testa.
Domenica arriva il Verona e quella partita ha solo un risultato utile, ossia vincere sperando di allontanare un po' di fantasmi e riacquistare un po' di fiducia.
Certo quello che sta capitando lo trovo un vero peccato, perchè la sensazione è che se si fossero affrontate le varie difficoltà con un minimo di serenità e di unità in più,
forse ora staremmo commentando un'altra classifica, e magari i problemi si potrebbero risolvere più facilmente.

Vedremo che cosa succederà.

Forza Toro Sempre!!

Igor Stasi.