martedì 23 giugno 2015

Il Pagellone de #ilbuoncalcio 2015 - Puntata 1 - La difesa

Logo creato da Valeria Lucca http://valelucca.blogspot.it/
Amici ed amanti del buon calcio salve a tutti. Ebbene sì questa stagione è ormai finita da qualche settimana, ma nonostante tutto ci sono ancora rimaste indelebili le immagini e le emozioni che abbiamo vissuto in questa annata certamente importante, che ha visto succedersi trasferte europee, storiche vittorie e cocenti sconfitte, ma che soprattutto ha visto nascere a gennaio questa pagina che ha finalmente fatto conoscere al mondo quello che tutti vedevano ma nessuno si era mai osato spiegare, ossia il buon calcio di Giampierone Ventura. 
Il blog de #ilbuoncalcio ha reso finalmente fruibile a tutti le caratteristiche principali del giuoco del Toro, non sempre adeguatamente apprezzate, rendendo più soavi e meno pensanti sia i grandi successi che le grandi sconfitte.
E visto che, cari discepoli, da gennaio ad oggi voi ci avete seguito con grande interesse e simpatia, poteva questa modesta opera digital-editoriale non stilare le tipiche pagelle di fine anno per tutti i giocatori del Toro, entrando quindi nel novero delle banalità del giornalismo sportivo italiano? 
MA NATURALMENTE NO!!! Ed infatti ecco a voi il "Pagellone de #ilbuoncalcio 2015", dove prenderemo in esame ogni giocatore del Torino e gli daremo un voto. 
Naturalmente il nostro Pagellone non è certo come tutti gli altri (tze tze), la micro redazione de #ilbuoncalcio ha scelto di dare i voti in linea con la nostra filosofia di Toro e di calcio, ignorando completamente i normali fondamenti del gioco che tutto lo stivale ama. L'ignoranza (calcistica e non) di chi vi scrive e dei suoi collaboratori, è un elemento prezioso di cui andiamo orgogliosamente fieri, per essere amanti del buon calcio non è necessario per forza capire di calcio, rimanendo insomma nella media dei più grandi giornalisti sportivi italiani (loro però per dire le cagate li pagano, mentre noi facciamo tutto a babbo morto). 
Per stilare codesto Pagellone il sottoscritto ha contattato i principali (e prestigiosi) protagonisti di questa rubrica ossia: mia sorella Lara, il polemico e spesso velenoso Federico Garabello e la sua oziosa consorte Vanessa Lucca. Quest'ultima nonostante le ripetute sollecitazioni di fornirci la sua lista di voti ha preferito darsi alla macchia, dimostrando che quando c'è da lavorare si devono sempre prodigare il suo polemico coniuge Garabello e il vostro amato Direttore. Abbiamo quindi deciso di fare una doppia pagella con i giudizi miei e suoi, sommando quelli di mia sorella e facendo poi un voto medio finale. Il Pagellone avrà tre puntate, oggi si inizia con la difesa, ossia il vero e proprio Fortino del buon calcio, reparto dal quale tutto si crea e nulla si distrugge.
Allora mettetevi comodi e buon divertimento.

PAGELLONE DE #ilbuoncalcio 2015

Daniele Padelli.
Voto Federico 6: è un buon portiere con uno scarso gioco di gambe. Peccato che il buon calcio preveda che il portiere giochi di gambe SEMPRE. Ottimo marketing per il pubblico femminile.
Voto Igor 6--: abbiamo ormai imparato a conoscerlo già lo scorso anno, ed è diventato nel bene e nel male un protagonista di questa squadra. Possiamo dire senza ombra di dubbio che Padellone è "Il portiere del buon calcio", perchè senza di lui tutta la manovra della squadra e i sacramenti di noi amanti del retropassaggio non avrebbero alcun senso logico. Si impegna, ce la mette tutta, riesce anche a prendere il posto di Gillet, ma ogni volta che il pallone arriva dalle sue parti si sente distintamente tutto lo stadio trattenere il fiato pregando sottovoce "speriamo che la prenda" oppure urlando selvaggiamente "buttala viaaaaaa!!!!". Pesa come un macigno la cappellona contro l'Empoli che in un certo senso ci ha tagliato le gambe nella corsa all'Europa, ma non possiamo certo dimenticare le parate del derby che assieme ai pali hanno fatto diventare quel pomeriggio una giornata storica. E' comunque un bell'uomo e su quel punto con le donne granata non ci sono discussioni che tengano.
VOTO MEDIO FINALE: 6

Salvador Ichazo.
Voto Federico 6: la divisa gli sta bene, il cognome permette battute su facebook.
Voto Igor 6: se sei il Presidente di una squadra di calcio del campionato di Serie A, in particolare se sei Presidente del Torino F.C., e ti chiami Urbano Cairo, allora quando ti trovi nella sessione di mercato invernale e non vuoi oppure non sai che giocatore comprare, tu nel dubbio compra un portiere. E' una legge non scritta ma quasi sempre rispettata negli ultimi anni, ma il buon Urbano oltre ad essere uno che sa fare i conti ha anche un gran senso dell'umorismo, ed in una sessione invernale all'insegna dei saldi di stagione, lui prende un ragazzo con quel cognome che in Italia scatena la fantasia dei malpensanti. Come avrete potuto notare (e se andate a leggere i post di quei giorni ne avrete conferma), noi della redazione de #ilbuoncalcio non siamo mai scesi così in basso facendo battute di bassa lega come ad esempio "anche quest'anno Cairo ha comprato un Ichazo" o cose simili. Giovane portiere di cui si parla un gran bene, ha giocato solo una partita, l'unica in cui il Toro ha deciso di passarla stabilmente nell'area avversaria, quindi non abbiamo potuto saggiarne le qualità. Ma gli vogliamo bene già solo perchè è portiere del Torino, gli diamo questa sufficienza con l'augurio che presto possa essere l'erede di Padelli e prossimo numero 1 del Toro.
VOTO MEDIO FINALE: 6

Christian Molinaro.
Voto Federico 7corre sempre, a volte riesce anche a fare dei cross, la sua sudorazione è notevole.
Voto Igor 7: come succede ormai troppo spesso, al suo arrivo, complice il suo passato bianconero e la sua età, i tifosi lo hanno accolto con un caloroso ed amorevole coro di pernacchi. Invece onora la maglia ogni volta che scende in campo, corre tanto, prende botte, i piedi sono quelli che sono ma è sempre utile alla causa.
VOTO MEDIO FINALE: 7+

Cesare Bovo.
Voto Federico 7sembra rinato a Torino, gioca bene a fasi alterne e tira le punizioni. Senza segnare ma il buon calcio non prevede gol su punizione a meno che tu non sia Vives.
Voto Igor 7: se soltanto il fisico lo avesse accompagnato negli anni il buon Cesare avrebbe fatto un carrierone per le qualità che possiede. Utile quando è chiamato in causa, quei giocatori che magari non si fanno vedere ma che sono sempre presenti quando se ne ha bisogno. Bravo nelle punizioni, ma spesso sfigatissimo prende o il palo oppure il portiere avversario si supera con la parata della vita.
VOTO MEDIO FINALE: 7+

Pontus Jansson.
Voto unanime 7.5il nostro prossimo Glik. Deve maturare ma il primo anno è stato notevole 

Nikola Maksimovic. 
Voto Federico 6/7potrebbe essere un ottimo difensore ma ha dei momenti di buio cosmico nei quali fa delle minchiate galattiche.
Voto Igor 7.5: è vero ogni tanto ha commesso qualche errore, ma ha grande tecnica e personalità e con i piedi che si ritrova oltre che il difensore potrebbe anche essere utile come regista a centrocampo. E' uno dei pezzi pregiati della nostra difesa, e purtroppo è molto probabile la sua partenza.
VOTO MEDIO FINALE: 7+


Gaston Silva.
Voto Federico 6un giovane di belle speranze. Infatti nel Toro non gioca.
Voto Igor 6: giocatore utilizzato solo a sprazzi in qualche occasione. Se ne parla un gran bene, alle prime apparizioni è parso piuttosto timido come centrale, da valutare invece la sua efficacia come terzino che non è dispiaciuta. Da rivedere in futuro.
VOTO MEDIO FINALE:




Emiliano Moretti.
Voto Federico 8: ha il cognome giusto per essere l’idolo dei tifosi. A corredo è anche un valido elemento.

Voto Igor 9: se avesse soltanto una manciata di anni in meno dovrebbe essere titolare in pianta stabile nella Nazionale Azzurra. Anche lui arrivò due stagioni fa tra i mugugni, ma non si è mai minimamente scomposto. Lui è Emiliano Moretti ed Emiliano Moretti non si scompone mai, a parte quando De Rossi gli simula una caduta per farsi regalare un rigore. Leader in campo, non ha la fascia da Capitano solo perchè quella non la si può togliere dal braccio di Glik, ma i leader non hanno bisogno di una fascetta per dimostrare di essere tali. Instancabile, sempre presente e rassicurante, prende sempre il tempo all'attaccante con interventi puliti e mai fallosi. Decisivo il suo gol contro l'Inter che ha dato il la alla cavalcata del girone di ritorno, stoico durante le fasi finali del derby dove ha giocato gli ultimi minuti su una sola gamba sana. Che il Dio del buon calcio ce lo conservi ancora un po', sarebbe da clonare.
VOTO MEDIO FINALE: 8.5

Kamil Glik.
Voto Federico 10: un capitano di cui andarne fiero. Dovremmo tutti imparare da lui qualcosina. Anche come taglio di capelli.

Voto Igor 10: inizialmente gli avevo dato 9.5 perchè il concetto di perfezione non esiste. Ma il 10 lo merita tutto già soltanto perchè è lui, perchè è Camillone Glik il nostro Capitano. Era dai tempi di Antonino Asta che non si rivedeva un giocatore con la fascia di Capitano così trascinatore, e così rispettoso della maglia che indossa, e viene da sorridere se si pensa a chi in un passato anche recente, è stato indegnamente il Capitano del Toro. Ha retto la baracca tutta la stagione, quando il Toro non segnava lo faceva lui, tanto che ad un certo punto una delle tattiche del buon calcio era diventata quella di sparare fortissimo la palla addosso al terzino avversario perchè finisse in corner. Il calcio d'angolo in questa stagione è stato uno dei nostri punti di forza, gli avversari se la facevano nelle mutande, e se si giocava in casa era d'obbligo che dagli spalti si alzasse il coro GLIK, GLIK GLIK, GLIK. Lui saliva e in qualche modo inzuccava sempre nel modo giusto. Naturalmente il suo mestiere è quello del muro di difesa e non è mancato di far sentire le sue legnate agli attaccanti avversari. Se si pensa che al primo anno di Toro, quando questo giocatore venuto dalla Polonia, era un difensore grezzo, spesso falloso e soggetto ad amnesie difensive anche vistose, ora è diventato un altro uomo, ha fatto miglioramenti pazzeschi grazie alla sua umiltà, e naturalmente a Giampierone. Tutti aspettiamo che Urbano faccia il suo dovere, ossia gli rinnovi meritatamente il contratto facendolo diventare un top player a tutti gli effetti. La sua permanenza è assolutamente OBBLIGATORIA!!!!
VOTO BULGARO: 10

Salvatore Masiello.
GIUDIZIO UNANIME: ed anche quest'anno lo stipendio lo abbiamo portato a casa.

Bruno Peres.
Voto Federico 6/7può diventare fortissimo se si allena, ascolta Ventura e non ascolta il suo procuratore. Alterna giocate ottime a partite insufficienti. Vedremo cosa diventerà se rimane a Torino, se invece fa il “salto alla Cerci” è destinato all'oblio.
Voto Igor 6.5: luci ed ombre, il suo dna verdeoro non ha ancora assimilato tutti i dettami del buon calcio. E questo lo si è potuto evincere paradossalmente nell'episodio che lo ha fatto entrare nei nostri cuori, una sera quando durante il derby di andata, con i granata in svantaggio, lui prende la palla all'altezza della sua area. Il buon calcio direbbe di passarla a Glik, oppure a Maksimovic o al limite ai piedi sicuri e raffinati di Padelli. Invece lui niente, inizia a correre sulla fascia destra, arriva all'altezza del centrocampo e potrebbe avere almeno la decenza di fermarsi, o perlomeno fare uno scambio con Vives, un dai e vai con Benassi, ma lui testardo continua a correre come un Frecciarossa in ritardo. Supera la trequarti e a quel punto Giampierone è allibito, nemmeno un triangolo con Quagliarella, una contrapposizione con Martinez lui corre e basta. I difensori della Juve manco capiscono quello che sta succedendo e ad un certo punto il buon Bruno fa partire un missile che Buffon nemmeno riesce a vedere. Apoteosi. Avessero aperto le porte dello stadio avrebbe continuato a correre fino a Moncalieri invece si è fermato a fare festa con la Maratona itinerante. La rete non ha però certo impietosito il nostro Mister che come un padre severo, ha tenuto d'occhio Peres per tutta la stagione facendolo giocare quando era in forma e tenendolo in panca quando aveva i suoi momenti di amnesia. Se migliora la fase difensiva potrebbe diventare devastante. Il consiglio è quello di rimanere al Toro, di certo non se ne pentirà. Capito Urbano?
VOTO MEDIO FINALE: 6/7

Matteo Darmian.

Voto Federico 9è giovane, forte, ottima persona e non ha la cresta. Ha tirato la squadra quasi tutta la stagione e in nazionale ha fatto sempre belle figure. Andrà all’estero in una grande, io vorrei rimanesse e rendesse grande il Toro.
Voto Igor 9/10: visto che il 10 lo abbiamo dato al Capitano per rispetto stiamo simbolicamente un pelo sotto. Ma soltanto simbolicamente, perchè che cosa si può dire di male di Matteo, e soprattutto della sua stagione? Ha giocato praticamente SEMPRE non ha mollato mai, è stato decisivo nelle partite che sono passate alla storia, gol vittoria all'Athletic Bilbao e rete della riscossa nel derby. Parla poco e lavora tanto, ha l'aspetto di uno studente primo della classe, senza tatuaggi, senza fidanzate da copertina, pettinato come un essere umano normale (quasi troppo) una specie di Javier Zanetti ma senza la riga da una parte stile anni '80. Uno così sarebbe da tenere tutta la vita, ma vale tanto, tantissimo e tutti i migliori Club europei stanno telefonando ad Urbano per portarselo a casa loro. Se proprio non potremo trattenerlo, anche io gli auguro di giocare in una grande squadra tedesca o spagnola (non riesco a vederlo in Italia con un altra maglia), perchè lui a differenza dei suoi colleghi che hanno lasciato la maglia granata in passato, ha i piedi e soprattutto la testa per fare una gran carriera. Sarà doloroso ma personalmente farò sempre il tifo per lui.
VOTO MEDIO FINALE: 9/10

Mi raccomando non perdete la prossima puntata del Pagellone de #ilbuoncalcio 2015.
Prossimamente su questi schermi.

Forza Toro Sempre

Igor Stasi











venerdì 19 giugno 2015

La Polemica Sportiva - V - Squadre intifabili

Amici e discepoli del buon calcio, non ce ne siamo già andati in vacanza abbiamo solo avuto un po' di impegni che ci hanno portato via del prezioso tempo da dedicare a codesta preziosa rubrica. 
I primi caldi iniziano a mietere i loro malefici effetti, l'estate è ormai iniziata e il nostro Federico Garabello come al solito bastian contrario, non ha voluto seguire i sempre preziosi consigli di Studio Aperto uscendo di casa nelle ore più calde e mangiando solo lasagne e maiali ripieni alle tre del pomeriggio. Questo ha inevitabilmente peggiorato il suo istinto polemico ed in preda ai deliri del caldo e del colesterolo ci ha fatto dono di queste righe, che nonostante tutto, vi faranno riflettere parecchio...insomma per almeno 5 minuti. 
Buona lettura e state sintonizzati su questi schermi che le bombe di mercato sono sempre lì dietro l'angolo.

Il vostro amato Direttore
Igor Stasi

La Polemica Sportiva

V – Squadre intifabili

Tutti abbiamo una squadra del cuore. A volte più di una, magari di sport diversi.
E' un rapporto strano, ci lega sentimentalmente ad un corpo “estraneo” che probabilmente mai saprà che esistiamo.
Pensate alla vostra squadra del cuore (probabilmente il Toro): voi comprate biglietti delle partite, abbonamenti, merchandising, guardate ore di programmi tv su piccole reti televisive, seguite siti e forum su internet, durante le partite gioite e, più spesso, soffrite. Tirando le somme spendete tempo, denaro e “salute” per la vostra squadra. Ma la vostra squadra, sa che esistete? No. O meglio, vi considera una minuscola parte della “tifoseria” intesa come quadro generale. Rimanendo sull'arte, siete un puntino (granata) in un opera in stile pointillisme.
Certo, quando vince un derby, una coppa, un evento o anche solo una partita, la felicità che provate vi riempe ed inebria. Però rimane il fatto che la società - il presidente, l'allenatore, i dirigenti, ecc - non sa che voi, nello specifico, avete fatto tutte quelle cose di cui sopra, avete preso ferie per vedere il posticipo, speso soldi per l'abbonamento alla pay tv, ecc.
Nel migliore dei casi il vostro supporto è messo insieme a quello di tutti i tifosi e dato per scontato, nel peggiore, di voi non interessa proprio a nessuno e magari la società per cui tifate viene fatta fallire o vivacchiare per altri interessi, più o meno leciti.
Se ci pensate questa cosa è davvero triste. Voi pazzi d'amore per una cosa che non solo non ricambia ma che nemmeno sa della vostra presenza su questo mondo.
In teoria un collegamento tra società e tifosi/amanti ci sarebbe. Sono i calciatori. Loro sono le persone che, in teoria, portano sul campo lo “spirito” della società che viene alimentata dal tifo durante la partita e, in parte, dai soldi che i tifosi pagano in abbonamenti vari, biglietti, ecc.
Loro sono l'espressione della società e vengono pure pagati (tanto) per farlo. E' il loro lavoro.
Ma loro, i calciatori, se lo ricordano?
No perché io non vedo tutto sto impegno e voglia di ripagare i propri tifosi.
Ho visto partite internazionali in cui giocatori pagati in un anno quello che noi tifosi percepiamo forse in 6-7, non correre, non impegnarsi o peggio fare giochetti col pallone durante il finale di partite importantissime. Mentre stanno perdendo. Con lo stadio pieno di tifosi che li incitano.
Giocatori più impegnati a mettersi a posto i capelli prima di tirare una punizione o un calcio d'angolo, per essere sicuri di venire bene nelle foto della stampa, che a tirare una buona punizione o calcio d'angolo.
Giocatori che non hanno rispetto. Rispetto per i tifosi, per lo sport e per la maglia che indossano e che rappresenta una storia, non una marca di sportweare.
E questo è inaccettabile. Sono giocatori intifabili.
Che il mondo del calcio sia un mondo a se stante siamo tutti d'accordo ma penso sia venuto il momento di portare un po' realtà anche in quel mondo lì.
Penso anche al Toro di quest'anno che con le ultime partite del campionato ha buttato una stagione. Derby vinto e trasferta di Bilbao non possono alterare la realtà di un 9° posto a soli 6 punti dall'Europa. SEI punti che si potevano e dovevano fare. Sarò severo io, ma la scusa della stanchezza lascia davvero il tempo che trova. Tutti noi lavoriamo per più tempo dei calciatori e non ci sogneremmo mai di dire al capo che non riusciamo a finire il lavoro perché siamo stanchi. Anche perché verremmo licenziati, non di certo salutati da una curva piena.
Invece siamo arrivati noni, a metà classifica. Gli obbiettivi erano di ripetere la stagione passata e possibilmente qualificarsi nuovamente per l'Europa League. Invece nulla, l'anno prossimo nessuna partita internazionale e si dirà che saremo più concentrati sul campionato e coppa Italia.

Io spero solo che, in caso di uscita al primo turno di coppa Italia giocato, i tifosi si facciano rispettare. Perchè noi non meritiamo una squadra intifabile.

F.G.

mercoledì 3 giugno 2015

Tra buon calcio, saluti e addii si aprono le Offerte Speciali di Urbano

La stagione è finita, mettiamoci il cuore in pace. 
Potrebbe essere questa la frase con la quale il tifoso del Toro potrebbe chiudere ogni sua stagione calcistica, fatta di cose belle (alcune bellissime) e qualche rimpianto (qualcuno davvero grosso). Diventa quasi irrilevante la goleada dei ragazzi di Giampierone contro il Cesena di domenica scorsa, più una passerella che una partita verrebbe da dire, perchè colui che ha la fortuna di tifare codesta squadra non ha certo il tempo di rilassarsi e pensare alle ferie, guardando con fiducia nella stagione prossima fatta di progressi e magari di nuovi obbiettivi. 
No il tifoso del Toro questo non se lo può permettere, perchè sa che dal secondo successivo al triplice fischio del direttore di gara, da quel momento in poi inizierà il famigerato calciomercato. E niente sarebbe se uno tifasse per il Real o il Barcellona, il problema è che essendo del Toro tu sai che il tuo Presidentissimo si chiama Urbano Cairo e sei assolutamente consapevole che più che domandarti chi arriverà quest'anno sarai costretto a chiederti (di nuovo) chi sarà venduto al migliore offerente.
Gli uffici della Cairo Comunication son già caldi per il calcio mercato

Già perchè nonostante le solite dichiarazioni di Urbano, che son sempre attendibilissime e degne di fiducia (come ad esempio i tre colpi di mercato che ha promesso entro il 10 di gennaio e che sicuramente presto arriveranno....ah siamo al 3 giugno? ehm va beh fa niente) di non voler vendere nessuno, che lui non mette in vendita nessuno, che vende soltanto se il giocatore glielo chiede esplicitamente, ecco mentre lui dice queste cose nel frattempo monta il banchetto del mercato. Apre l'ombrellone per farsi ombra, sistema la bancarella, prende Glik, Darmian, Bruno Peres e Maksimovic ce li mette sopra appendendoci al loro collo i cartellini con i prezzi, si posiziona dietro al registratore di cassa e inizia lo show.

Tranquilli ragazzi lui non vuole vendere nessuno, poco importa se Glik continua ad avere lo stipendio più basso di Amauri e non si è ancora deciso a rinnovarglielo, Camillone non è uno attaccato ai soldi e di certo se qualche grande squadra europea gli offrisse due milioni l'anno lui li rifiuterebbe certamente, perchè è sicuramente contento di guadagnare come un panchinaro con le stessa agilità di un boiler. 
Quindi non disperiamoci, quando Urbano dice una cosa la fa, lui non vuole vendere nessuno, e non fatevi ingannare dal fatto che ascolti da mesi i direttori sportivi di mezza europa che gli offrono varie cifre per i 3/4 della nostra difesa titolare, lui li ascolta per educazione, mica perchè voglia guadagnarci, a lui fa piacere fare due parole al telefono anche per rompere la monotonia delle sue giornate. Ha detto che al massimo fino a fine giugno poi la bancarella chiude, quindi forza e coraggio ragazzi siamo già al 3 giugno mancano 27 giorni e poi ci saremo tolti tutti i pensieri.

Quello però di cui vi potrete consolare è che se anche il campionato è finito noi de #ilbuoncalcio non vi lasceremo soli: continueremo in questi giorni con nuove idee e iniziative, analizzando la stagione passata e commentando le "Bombe di mercato del buon calcio" con gli Affaroni che da qui a settembre il Presidentissimo ci regalerà (chissà quanti portieri comprerà in questa sessione estiva). 

Non facciamoci prendere dal panico quindi, siamo del Toro e ormai a noi non ci ammazza più nulla, potrà andarsene via Darmian (cosa quasi certa) o qualcun altro ma il Toro, o per lo meno la nostra idea di Toro rimane, ed è questo quello che conta, sempre e comunque. 
Passeranno i giocatori, gli allenatori, e anche gli Urbani Cairo ma il Toro resta e il buon calcio ancora di più.

Forza Toro Sempre.

Igor Stasi