La Polemica Sportiva
II – Dove sono le “mie”
scuse?
Probabilmente non le avrò
mai. Anzi, sicuramente.
E' passato praticamente
un anno dall'inizio del tracollo del Parma. E' iniziato tutto con
un'Irpef pagata in ritardo, diventata una licenza UEFA negata,
trasformatasi in una “esclusione” dall'Europa League con
conseguente polemica tardo primaverile con rovesci di ricorsi,
denunce, insulti.
Tutto “normale” per
questo sport. Sono almeno 10 anni che ogni estate ci porta in dono
qualche scandalo, dalle scommesse alle truffe, che allietano le
nostre sempre più brevi vacanze.
Ghirardi |
Di solito ci rimettono i
tifosi o i loro organi interni (dal fegato alle coronarie, come ben
sappiamo anche noi tifosi granata).
Questa vicenda però, è
significativa di un sistema (calcio) e di un modo di dare e “fare”
le notizie.
Dicevamo che è iniziato
tutto a fine Marzo 2014 con
un'Irpef non pagata, la cui cifra
all'inizio doveva essere di 60-90mila € ma è lievitata in fretta a
300mila. Sembrava un errore grossolano, con le attenuanti generiche
del complicato sistema di pagamenti del mondo del calcio con scadenze
poco chiare. Certo, in una società sportiva professionista ci si
aspetta che la dirigenza sia preparata su TUTTI i fronti ma vabbè.
Inoltre io mi aspetto che a fronte di un errore con così gravi
conseguenze ci siano dei licenziamenti, dei richiami, un colpevole.
Niente anche qua, e vabbè di nuovo.
Con questo ritardo di
pagamento il Parma non ottiene la licenza Uefa e di fatto non può
partecipare all'Europa League. Ad Aprile. Ed è importante tenere
conto di questo perché ad Aprile il destino del Parma in Europa era già
segnato. Erano già partiti i consueti ricorsi ma chiunque dotato di
un minimo di conoscenze di legislatura sportiva sapeva che il Parma
non avrebbe partecipato. E sarebbe bastata l'esclusione dell'anno
prima del Malaga per quasi gli stessi motivi a fornire una visione di
cosa sarebbe successo. In pochissimi sui vari media lo fanno notare
(tranne che su alcuni siti di fede granata ovviamente) e si arriva a
fine Maggio.
Pochi giorni dopo la fine
del campionato infatti, i ricorsi del Parma vengono respinti e il
Torino ripescato. Crolla il cielo, cadono tutti dal pero e si scatena
il finimondo.
Leonardi |
Il presidente del Parma
Ghirardi si dimette “schifato” e il dg Leonardi inizia a
insultare società e tifosi del Toro (non linkerò tutte le
interviste rilasciate dal duo), aizzando i propri tifosi che parlano
di complotto e poteri forti (si, Cairo coi poteri forti...terzo
vabbè). Anche i giornali si schierano a favore del Parma (salvo
cambiare sponda nel giro di giorni e alcuni di ore). Tanta
solidarietà anche da parte di dirigenze di altre squadre (ovviamente
le stesse nelle settimane scorse non volevano un salvataggio del
Parma da parte della Federcalcio).
Sarebbe bastato leggere
la sentenza per capire che il Parma aveva delle colpe e, forse, delle
attenuanti, che il sistema calcistico/burocratico italiano è da film
demenziale e che purtroppo per fare i professionisti bisogna essere
bravi e circondarsi di collaboratori ancora più bravi.
Sarebbe, a mio avviso,
dovuta finire lì. E invece.
Taci |
Per 3 mesi a noi tifosi
torinisti è stato detto di tutto, compreso di essere come la Juve. E
non intendevano vincenti. E questo, scusatemi, non lo possiamo
accettare.
Ma non è finita. Siccome
in Italia il peggio può sempre peggiorare, inizia la vendita del
Parma e inizia uno spettacolo indecente. Una pantomima che è persino
difficile raccontare per quanto è confusa e complicata. Si
susseguono presidenti, patron e cordate in ordine sparso. Unica
costante dei 7 mesi autunno-invernali sono i debiti del Parma che
lievitano di settimana in settimana.
Il Parma, a quanto pare,
non era messo poi così bene. E nemmeno Ghirardi. Da Luglio non
pagava gli stipendi (ai giocatori) e, secondo alcuni, anche da prima
(alle altre maestranze che girano intorno ad una società di calcio).
Ovviamente essendosi dimesso non ha più considerato il Parma un suo
problema. Con buona pace dei tifosi. Saltano fuori i numeri
esorbitanti dei tesserati del Parma e inizia ad insinuarsi il
sospetto – preciso che per me rimane sospetto non avendo nessuna
prova fisica – che forse i soldi per la stagione 2014/15 Ghirardi
non li avesse, che le compravendite di giocatori servissero ad altro
e che insomma la polemica sia servita da pagliuzza nell'occhio per
sviare le attenzioni dalla trave.
Però i conti giusti
nessuno li sa. Chi li sapeva (presumo Ghirardi, in qualità di
presidente, li sapesse) non li ha mai presentati esatti. Chi ha
comprato il Parma da lui (l'albanese Taci e soci) è “scappato”
senza comprarlo. No, non è un errore. Ad un certo punto non si
sapeva chi avesse il Parma nonostante in tanti davano per cosa fatta
da mesi la vendita. Quarto vabbè.
Arriviamo quindi a Marzo
2015. I giocatori non vedono soldi da Luglio, steward e giardinieri
pure, la società Parma ha avuto 3 punti di penalizzazione e la
strada spianata verso la serie B, il campionato è palesemente
falsato. La Figc continua con la tattica dell'opussum, fingendosi
morta per passare inosservata in modo da continuare a mantenere
poltrone e contributi e solo le tv con il loro potere persuasivo
(soldi e denunce) hanno fatto in modo che si smuovesse qualcosa.
Al
momento in cui scrivo la società Parma è vicinissima al fallimento,
l'attuale presidente Manenti ha promesso soldi e solidità societaria
senza però mantenere nulla e il 19 Marzo si dovrebbe avere una
parola “definitiva” su questa triste e svilente vicenda.
Personalmente io mi
auguro quello che si augura anche il giornalista Fabio Caressa
(http://video.sky.it/sport/calcio-italiano/caos_parma_il_commento_di_fabio_caressa/v233135.vid): che qualcuno, se non tutti i colpevoli vadano in galera o almeno
paghino per quello che hanno fatto. E non solo all'interno della
società Parma ma in tutto il sistema calcio. Perchè non deve essere
possibile iscrivere una squadra al massimo campionato dello sport più
seguito e pagato d'Italia, senza che abbia una dirigenza e i conti
in
ordine. Non deve essere possibile falsare il campionato senza che
nessuna dica niente o peggio non si accorga di niente.
Mi auguro anche che
qualcuno salvi il Parma (o riparta da 0 dalla serie B) e ridia la
giusta dignità alla società. E lo auguro soprattutto ai tifosi che
non meritano uno spettacolo indecente del genere, noi del Toro ci
siamo passati e sappiamo cosa vuol dire.
Un'ultima cosa: dove sono
le mie scuse? Già, proprio il titolo del post di oggi. Perchè si è
visto come il Toro non fosse il responsabile di un complotto ai danni
del Parma e quindi tutti gli insulti presi sono stati fatti a vuoto.
Ingiustamente. E a noi potete dirci tutto ma non di essere come la
Juve.
Quindi forza, dove sono
le mie scuse?
F.G.
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