martedì 17 febbraio 2015

Un punto col Cagliari ma col cuore in Europa



Mannaggia!!
Queste, amici del buon calcio, son quelle partite che ti lasciano con quel gusto agrodolce di aver potuto fare il colpaccio ma aver fatto cilecca sul più bello.

Poteva essere la quinta consecutiva, un altro tabù sfatato e 3 punti che erano alla portata e potevano gasarci ancora di più per l'appuntamento di giovedì sera.
C'è tuttavia da dire che la prestazione della squadra c'è stata, che il buon calcio (non sempre ma a tratti) si è fatto vedere, e che la vittoria è stata sfiorata più volte se non fosse stato per un estremo difensore del Cagliari miracoloso in tre occasioni.

Quindi è VIETATO ESSERE TRISTI O PESSIMISTI, anche perchè chi ama il buon calcio il pessimismo non sa nemmeno cosa sia.
Toro che si presenta senza Farnerud, sostituito da un El Kaddouri che giornata dopo giornata si fa sempre più convincente e decisivo, con il gol che riporta i granata in partita dopo il vantaggio del Cagliari.
Athletic Bilbao
Primo tempo come al solito un po' a diesel con ritmi non altissimi e poche occasioni, contro i rossoblu ben messi in campo, che alla prima distrazione dei granata insaccano. Non passano nemmeno 50 secondi che El Kaddouri rimette a posto le cose.
Ripresa più divertente con i ragazzi di Ventura che spingono subito e per un quarto d'ora sfiorano il vantaggio più volte, con Quagliarella e Glik.

Ma, forse, era nell'aria che sarebbe dovuta andare così, forse se lo aspettavano anche i soliti fratelli del Toro Club, che questa volta non ho potuto andare a trovare, causa una settimana passata a curarmi da una laringite che non mi abbandonava.
La verità è che è difficile anche scrivere questo pezzo, perchè in realtà fin dal triplice fischio di Calvarese che mandava Torino e Cagliari negli spogliatoi (ma forse anche prima) il nostro pensiero era già da un'altra parte. Col fisico guardavamo i ragazzi di Mister Ventura giocare con i sardi, ma in realtà il nostro cuore e il nostro cervello erano da altre parti.

Ci si sentiva già infatti col pensiero dentro uno stadio tutto esaurito, pieno di entusiasmo, di curiosità, di voglia di misurarsi con un avversario e per un obbiettivo ben diverso e (forse) ben più importante di una vittoria casalinga in campionato. Un'atmosfera che alcuni non vivevano da parecchi anni, che altri hanno magari vissuto da giovanissimi, e che altri ancora non hanno provato mai, e forse nemmeno avrebbero immaginato di poter vivere pensando di doversi rassegnare ai racconti dei propri genitori.
Perché giovedì c'è l'Europa League, si giocano i sedicesimi, contro una squadra spagnola, quell'Athletic Bilbao che aggiunge altro fascino ad una gara affascinante già di suo, si gioca forse la partita più importante dell'anno, una partita sudata e meritata, dopo un cammino lungo partito ad agosto con tanti punti interrogativi, ed ora eccoci qua.

Ventura che ammette di non sapere come si dica "buon calcio" in Spagnolo
Non si può quindi stare a pensare a cosa sia accaduto domenica pomeriggio, noi siamo già tutti lì, biglietti naturalmente presi da settimane, preparativi già partiti da lunedì pomeriggio, se ne parla al bar, con gli amici, ci si dà appuntamento per la partenza, ci si raccomanda di essere puntuali <<perchè ci sarà un bordello di gente e dobbiamo trovare posto per la macchina e posto in curva>>. 

C'è ansia, curiosità, paura magari di non fare bella figura, ma al momento ciò che prevale è la speranza, perchè la sensazione è che non sia così impossibile, che si possa fare il colpo, per come sta giocando la squadra ultimamente, soprattutto per la convinzione e il carattere che stanno dimostrando i giocatori in queste ultime partite. Ma naturalmente son tutte cose che si pensano, ma non si dicono, il tifoso del Toro è più scaramantico che mai in queste cose.

Quindi prepariamoci, armiamoci di entusiasmo, di voce per urlare il giusto, di voglia di stare insieme e per una volta tutti uniti per un solo obbiettivo. Perché questa squadra (e sottolineo solo la squadra dal mister in giù fino al magazziniere) lo merita, perchè molti giocatori saranno emozionati e alla prima esperienza in una partita così importante, perchè lo meritiamo anche noi, dopo anni di partite inguardabili e senza ambizione.
Proviamoci, crediamoci, vogliamo bene al Toro e godiamocela alla grande.

Nel nome del Toro e nel nome del buon calcio (europeo).

Forza Toro Sempre!!!







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