Amici ed estimatori del buon calcio, la Nazionale avrà fermato momentaneamente il nostro amatissimo Toro, ma non ferma certamente la nostra voglia di tenervi compagnia. Ecco allora che quella lingua biforcuta di Federico Garabello non ha perso l'occasione di questo momento di pausa, per dare sfogo alla sua vis polemica. Oggi ci parlerà di Calciopoli e delle sue ultime evo...ehm involuzioni
La Polemica Sportiva
III
– Colpevole quindi innocente
Il calcio interessa ancora a
qualcuno? Penso di no.
Parlo del calcio giocato
ovviamente. Delle partite, degli schemi, della strategia difensiva o
di attacco, ne vogliamo parlare? No.
Nelle ultime settimane su
giornali, tv, siti e blog del mondo del pallone si parla più di
giurisprudenza che di sport. Dal Parma a Calciopoli. Toccando nuove
vette del monte “squallore”.
Giraudo e Moggi |
Nei giorni scorsi abbiamo
scoperto che Calciopoli è stata una farsa. Che i colpevoli ci sono
ma sono innocenti. Ecco, basterebbe questa sola ultima frase a far
perdere tutto l'interesse verso lo sport nostrano più amato. Perchè
non dovrebbe esistere una cosa del genere, non ha senso! E invece…
Invece continuiamo a farci
del male (da soli).
Dicevamo che Calciopoli è
stata una farsa. Visti i personaggi coinvolti e le indagini nei primi
mesi era facilmente intuibile, ma ci sono voluti anni per averne la
conferma. In Italia si fa così.
Forzando un po' le sentenze
e l'italiano, possiamo dire che tutto si risolve con le partite che
si truccavano da sole per far vincere la squadra più forte contro
l'avversario più debole. E' una gigantesca semplificazione ma il
succo è un po' questo. La realtà dei fatti, però, penso sia e sia
stata un po' diversa.
Faccio subito un doppio
*disclaimer*: esporrò una mia teoria, un mio pensiero,
non la verità assoluta e magari mi sbaglio. Parlo anche di Juventus
senza dipingerla come il male, atto irrispettoso per il VERO tifoso
del Toro, quindi se vi dà fastidio leggere di Juventus senza
insulti, passate oltre (che noi la view l'abbiamo fatta e Igor è
contento).
Meani |
La Juve, insieme alle altre
squadre importanti e ricche del campionato (Milan, Inter, Roma,
Lazio, ecc.) facevano pressioni sugli arbitri, questo è assodato.
Non tanto per vincere le partite ma per far sentire il loro “peso”
e perché se lo fa una società, lo fanno tutte le altre. Lo faceva
Moggi, lo faceva Meani e lo faceva Facchetti. Anche squadre minori lo
facevano (Livorno, Palermo, ecc.) ma siccome non contavano nulla
serviva a poco farlo. Queste telefonate, beninteso, non andavano
fatte a prescindere. In un altro paese si sarebbe fermato tutto e
fatto pulizia. Da noi no.
Il tutto viene poi condito
con intercettazioni che prima ci sono e poi spariscono, personaggi
che prima dicono una cosa e poi un'altra, polemiche, articoli, scoop
e tanta, tantissima millanteria.
Moggi in questa vicenda è
figura certamente chiave ma io credo che lui avesse anche altri
obbiettivi: vincere con la Juve per far entrare i giocatori nei vari
giri delle nazionali aumentandone il valore e gli ingaggi. Giocatori
che avevano come procuratori figlio e amici. Alla fine contano solo i
soldi.
Soldi che negli anni
successivi abbiamo scoperto si potevano fare vendendosi le partite.
Ma stiamo già parlando di un'altra storia con altri interpreti.
La Juventus io penso ne
abbia approfittato per “ripulirsi” da una dirigenza che non
gradiva più e da un' immagine che poteva costargli molto di più di
quello che, ad oggi, gli è costata la serie B e la svendita di molti
dei suoi campioni. Se poi pensiamo che adesso potrebbe anche riavere
indietro i soldi persi (non credo gli scudetti ma non si può mai
dire) ha fatto il colpaccio.
Facchetti |
Le altre squadre, a vario
titolo, hanno avuto multe, penalizzazioni, sfottò, buffetti sulle
guance e anche qualche premio.
Il quadro è abbastanza
desolante, come troppo spesso si dice. Il movimento calcio ne è
uscito con le ossa rotte e una reputazione da ricostruire. Cosa che
ovviamente non ha fatto.
Ha solo parzialmente
“cancellato” tutto approfittando della prescrizione di molti
reati a molte persone. <<Abbiamo scherzato>> - ha già
detto qualcuno. Bello scherzo delle balle, mi permetto di dire io.
Fortuna vuole che l'italiano
abbia memoria cortissima e poca soglia d'attenzione e ci siamo subito
fatti distrarre dalle lesioni che ci sono, ma in realtà non ci sono, di un giocatore nazionale. Altre polemiche sul nulla.
Io al massimo gli farei una colpa del fatto che parlano poco dello sport calcio e troppo di ciò che circonda il calcio. Ma il calcio italiano giocato, ormai offre ben poco di cui parlare e al pubblico nemmeno interessa più di tanto. Lo dimostrano i sempre meno tifosi allo stadio e le sempre più urlate trasmissioni televisive in cui a volte nemmeno si fanno vedere i gol.Di solito quando queste (brutte) storie finiscono, si leggono molte critiche verso i giornalisti, colpevoli di averne scritto per vendere copie o fare visualizzazioni. Peccato che vendere copie o fare visualizzazioni sia il loro lavoro. Al massimo si può obbiettare di poca presa di posizione e, a volte, scarsa onestà intellettuale ma vi assicuro, pur non essendo giornalista e non dovendo difendere nessuna categoria, che spesso capirci qualcosa tra carte dei tribunali e voci che arrivano è davvero difficile.
Se dobbiamo trovare un vero
colpevole, io ritengo che il colpevole siamo noi. Noi, che ancora
crediamo nella nostra squadra, che ancora facciamo l'abbonamento alla
pay-tv e che passiamo le serate davanti ai programmi di
approfondimento con 8 opinionisti e 16 opinioni diverse su ogni
singolo argomento. Noi,
che in buona sostanza siamo colpevoli di
continuare a farci fregare da questo sistema di cose che si nutre dei
nostri soldi (biglietti, abbonamenti a stadio e tv, magliette, ecc) e
nemmeno ci rispetta.
Siamo colpevoli, quindi
innocenti.
F.G.
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