mercoledì 1 aprile 2015

La Polemica Sportiva - III - Colpevole quindi innocente

Amici ed estimatori del buon calcio, la Nazionale avrà fermato momentaneamente il nostro amatissimo Toro, ma non ferma certamente la nostra voglia di tenervi compagnia. Ecco allora che quella lingua biforcuta di Federico Garabello non ha perso l'occasione di questo momento di pausa, per dare sfogo alla sua vis polemica. Oggi ci parlerà di Calciopoli e delle sue ultime evo...ehm involuzioni


La Polemica Sportiva

III – Colpevole quindi innocente

Il calcio interessa ancora a qualcuno? Penso di no.
Parlo del calcio giocato ovviamente. Delle partite, degli schemi, della strategia difensiva o di attacco, ne vogliamo parlare? No.
Nelle ultime settimane su giornali, tv, siti e blog del mondo del pallone si parla più di giurisprudenza che di sport. Dal Parma a Calciopoli. Toccando nuove vette del monte “squallore”.
Giraudo e Moggi
Nei giorni scorsi abbiamo scoperto che Calciopoli è stata una farsa. Che i colpevoli ci sono ma sono innocenti. Ecco, basterebbe questa sola ultima frase a far perdere tutto l'interesse verso lo sport nostrano più amato. Perchè non dovrebbe esistere una cosa del genere, non ha senso! E invece…
Invece continuiamo a farci del male (da soli).
Dicevamo che Calciopoli è stata una farsa. Visti i personaggi coinvolti e le indagini nei primi mesi era facilmente intuibile, ma ci sono voluti anni per averne la conferma. In Italia si fa così.
Forzando un po' le sentenze e l'italiano, possiamo dire che tutto si risolve con le partite che si truccavano da sole per far vincere la squadra più forte contro l'avversario più debole. E' una gigantesca semplificazione ma il succo è un po' questo. La realtà dei fatti, però, penso sia e sia stata un po' diversa.
Faccio subito un doppio *disclaimer*: esporrò una mia teoria, un mio pensiero, non la verità assoluta e magari mi sbaglio. Parlo anche di Juventus senza dipingerla come il male, atto irrispettoso per il VERO tifoso del Toro, quindi se vi dà fastidio leggere di Juventus senza insulti, passate oltre (che noi la view l'abbiamo fatta e Igor è contento).
Meani
La Juve, insieme alle altre squadre importanti e ricche del campionato (Milan, Inter, Roma, Lazio, ecc.) facevano pressioni sugli arbitri, questo è assodato. Non tanto per vincere le partite ma per far sentire il loro “peso” e perché se lo fa una società, lo fanno tutte le altre. Lo faceva Moggi, lo faceva Meani e lo faceva Facchetti. Anche squadre minori lo facevano (Livorno, Palermo, ecc.) ma siccome non contavano nulla serviva a poco farlo. Queste telefonate, beninteso, non andavano fatte a prescindere. In un altro paese si sarebbe fermato tutto e fatto pulizia. Da noi no.
Il tutto viene poi condito con intercettazioni che prima ci sono e poi spariscono, personaggi che prima dicono una cosa e poi un'altra, polemiche, articoli, scoop e tanta, tantissima millanteria.
Moggi in questa vicenda è figura certamente chiave ma io credo che lui avesse anche altri obbiettivi: vincere con la Juve per far entrare i giocatori nei vari giri delle nazionali aumentandone il valore e gli ingaggi. Giocatori che avevano come procuratori figlio e amici. Alla fine contano solo i soldi.
Soldi che negli anni successivi abbiamo scoperto si potevano fare vendendosi le partite. Ma stiamo già parlando di un'altra storia con altri interpreti.
La Juventus io penso ne abbia approfittato per “ripulirsi” da una dirigenza che non gradiva più e da un' immagine che poteva costargli molto di più di quello che, ad oggi, gli è costata la serie B e la svendita di molti dei suoi campioni. Se poi pensiamo che adesso potrebbe anche riavere indietro i soldi persi (non credo gli scudetti ma non si può mai dire) ha fatto il colpaccio.
Facchetti
Le altre squadre, a vario titolo, hanno avuto multe, penalizzazioni, sfottò, buffetti sulle guance e anche qualche premio.
Il quadro è abbastanza desolante, come troppo spesso si dice. Il movimento calcio ne è uscito con le ossa rotte e una reputazione da ricostruire. Cosa che ovviamente non ha fatto.
Ha solo parzialmente “cancellato” tutto approfittando della prescrizione di molti reati a molte persone. <<Abbiamo scherzato>> - ha già detto qualcuno. Bello scherzo delle balle, mi permetto di dire io.
Fortuna vuole che l'italiano abbia memoria cortissima e poca soglia d'attenzione e ci siamo subito fatti distrarre dalle lesioni che ci sono, ma in realtà non ci sono, di un giocatore nazionale. Altre polemiche sul nulla.

Io al massimo gli farei una colpa del fatto che parlano poco dello sport calcio e troppo di ciò che circonda il calcio. Ma il calcio italiano giocato, ormai offre ben poco di cui parlare e al pubblico nemmeno interessa più di tanto. Lo dimostrano i sempre meno tifosi allo stadio e le sempre più urlate trasmissioni televisive in cui a volte nemmeno si fanno vedere i gol.Di solito quando queste (brutte) storie finiscono, si leggono molte critiche verso i giornalisti, colpevoli di averne scritto per vendere copie o fare visualizzazioni. Peccato che vendere copie o fare visualizzazioni sia il loro lavoro. Al massimo si può obbiettare di poca presa di posizione e, a volte, scarsa onestà intellettuale ma vi assicuro, pur non essendo giornalista e non dovendo difendere nessuna categoria, che spesso capirci qualcosa tra carte dei tribunali e voci che arrivano è davvero difficile.
Se dobbiamo trovare un vero colpevole, io ritengo che il colpevole siamo noi. Noi, che ancora crediamo nella nostra squadra, che ancora facciamo l'abbonamento alla pay-tv e che passiamo le serate davanti ai programmi di approfondimento con 8 opinionisti e 16 opinioni diverse su ogni singolo argomento. Noi,
che in buona sostanza siamo colpevoli di continuare a farci fregare da questo sistema di cose che si nutre dei nostri soldi (biglietti, abbonamenti a stadio e tv, magliette, ecc) e nemmeno ci rispetta.

Siamo colpevoli, quindi innocenti.

F.G.

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