mercoledì 16 settembre 2015

Il Toro diesel e l'inopportuno Irrati frenano #ilbuoncalcio

L'inopportuno Irrati
E’ bello rispolverare le sane e vecchie abitudini. Nel calcio come nella vita è giusto ogni tanto rivivere le proprie tradizioni, ed assistere a vecchie pratiche che danno lustro al calcio italico.
E quindi dopo un po’ di partite in cui il Toro era stato diretto con arbitraggi per lo meno decenti, se non (con sommo stupore) eccellenti, ecco che la domenica di buon calcio con il match all’ora di pranzo (sempre comodo per chi vuole seguire le
partite allo stadio) contro il Verona, vede ritornare il tanto amato “arbitraggio casalingo” che naturalmente vale sempre quando il Toro gioca in trasferta.
Il Signor Irrati infatti ha commesso due grosse cagate (un rigore inesistente dato ai giallo blu, ed un rigore negato ai granata per un fallo di mano pallavolistico nell’area veronese) che hanno certamente influito sul risultato finale.
 
L'esordio di Belotti
Ma #ilbuoncalcio non ama piangersi addosso, anzi, è necessario analizzare questo pareggio avvenuto con l’ennesima rimonta sottolineando le luci e le ombre dell’incontro.
Bisogna dire che il weekend era iniziato alla grandissima con l’anticipo del sabato sera, una partita importante che vedeva la capolista Chievo contro l’ultima della classe. Come sempre il giuoco del calcio non smette di stupire e nonostante il divario tecnico, una tenace Juve riesce a fermare la corsa verso il titolo dei veneti mettendo in cascina un punto che in ottica salvezza risulterà davvero prezioso. Nota a margine al Chievo è stato annullato un gol regolare mentre il rigore per i bianconeri è sembrato un po’ tirato per i capelli, ma in fondo questa è una bella notizia a dispetto di tutti quei tifosi in mala fede che dicono che gli arbitri aiutino sempre le squadre forti.

Noi granata invece incontravamo l’altra sponda di Verona, e ci presentavamo con la difesa praticamente reinventata. La pausa per le Nazionali ha fatto molto male alla truppa di Giampierone, e con Maksimovic fratturato, Moretti infortunato, e Benassi pure, il Mister ha dovuto fare i salti mortali per poter presentare una squadra coerente con il modulo de #ilbuoncalcio. E allora ecco Molinaro fare il centrale destro alla bisogna, Bovo a sinistra e Avelar e Peres esterni. Novità invece gradita è l’esordio dal primo minuto di Obi e Belotti in attacco di fianco a Quagliarella.
L’inizio piuttosto lento dei nostri e della partita in generale non aumentano la fortuna dei granata che al primo brutto fallo vedono fermarsi proprio Avelar che non riesce proprio a continuare. Allora ecco entrare Jansson che a quel punto prende il posto di Molinaro che si sposta terzino sinistro.

Il primo tempo è brutto da entrambe le parti, Toro sempre lento, guardingo e macchinoso produce poco, il Verona non è tanto meglio dei granata ma si mostra più pericoloso anche se impreciso.
Alla fine del primo tempo si spera che Giampierone faccia il solito cazziatone generale (le espressioni facciali e le mimiche del Mister in questo match si sono davvero superate) che tramuti la squadra da un ammasso di mollezza in una corazzata di buon calcio.
Non si ha però nemmeno il tempo di rendersi conto dei risultati del cazziatone Venturiano, che ecco il Signor Irrati salire in cattedra e diventare (inopportuno) protagonista, ed appena vede entrare in area Juanito, toccarsi con Jansson e capitolare a terra subito fischia il rigore. Peccato che sia proprio Juanito a commettere fallo sul biondissimo granata che non fa assolutamente nulla per buttare a terra l’avversario.
Ma son cose che capitano purtroppo, sbagliare è umano, e pensare male non è certo caratteristica del buon calcio. Dopo aver detto al direttore di gara quello che si pensava di lui e di tutto il suo ceppo famigliare, ecco Toni che insacca dal dischetto, ed ennesima partita in salita per i granata.


Ma come ormai siamo stati abituati a vedere, questo Toro si accende proprio nelle difficoltà, e con la scesa in campo di Acquah al posto di un ancora appesantito Obi, il centrocampo granata acquista in corsa e fisicità, quello che è necessario per recuperare una partita difficile con il campo appesantito anche dalla pioggia. Il Toro infatti inizia ad avanzare e a diventare via via più pericoloso, e un aiuto decisivo lo dà l’esperienza e il peso di Maxi Lopez che subentra alla giovane speranza Belotti.
Da quel momento il Toro assedia l’area di rigore veronese e dopo aver sfiorato il pareggio prima con Molinaro (gran partitone) e poi con Capitan Glik, ecco arrivare il gol, con Quagliarella che tira di potenza, il portiere para ma non trattiene, e la palla arriva sui piedi di un accorrente Baselli che si prende il lusso di mettere il suo nome sul tabellino dei marcatori per la terza volta in 3 partite di campionato.
Non c'è nemmeno il tempo di far l'abitudine al pareggio che pochi minuti dopo il Verona passa di nuovo in vantaggio con un colpo di testa velenosissimo ancora di Juanito che supera Padellone, che proprio non ci arriva a toccare quella palla.

Se il primo tempo è stato noioso e brutto da vedere, soprattutto per quanto riguarda il Toro, il secondo tempo è ora un capovolgimento di fronte continuo e pochi minuti dopo il vantaggio giallo blu ecco l'inesauribile Molinaro correre veloce sulla sinistra e crossare in mezzo, il portiere smanaccia fuori dall'area ma il pallone finisce tra i piedi di Acquah che al volo fa partire un tiro chirurgico che passa a fil di palo e rimette tutto in discussione.
Ora i granata sono caldi e spingono come sanno fare, il Verona si difende, spesso tirando qualche calcione di troppo ma è sempre pericoloso. Al 34' altro momento di protagonismo di Irrati: c'è un pallone alto che sorvola l'area dei veneti, Moras salta con le braccia alzate e colpisce il pallone con la mano, sarebbe rigore...in qualsiasi altro campo del mondo, ma non domenica al Bentegodi di Verona, anzi è fallo in attacco del Torino.
La partita si va a chiudere con un Toni che tenta di svenire ogni volta che entra in area e che finalmente viene (stranamente) ammonito dall'arbitro.

Pareggio importante e meritato per come è venuto fuori, certo continuano ad esserci i primi tempi sempre lenti e impacciati, e questa squadra sembra reagire soltanto dopo aver preso il primo schiaffone.
Giampiero che invita Irrati ad un arbitraggio più adeguato

Decisivi gli ingressi di Acquah e Maxi Lopez, purtroppo la sfiga ci sta penalizzando con gli infortuni ma non deve questo diventare un alibi. Bene ha fatto Giampiero a tirare le orecchie a tutti, la stagione è iniziata bene, ma è giusto che si tengano i piedi per terra e la giusta umiltà, perchè come ogni anno quando il Toro scende in campo per fare la fighetta il Toro perde, e noi tutti ben sappiamo che #ilbuoncalcio detesta le fighette.

Quindi testa bassa, e pronti ad affrontare la Samp, siamo sempre nelle zone alte della classifica e vogliamo iniziare a prenderci gusto nel restarci.

Forza Toro Sempre

Igor Stasi

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