L'inopportuno Irrati |
E’ bello rispolverare le sane e vecchie abitudini. Nel
calcio come nella vita è giusto ogni tanto rivivere le proprie tradizioni, ed
assistere a vecchie pratiche che danno lustro al calcio italico.
E quindi dopo un po’ di partite in cui il Toro era
stato diretto con arbitraggi per lo meno decenti, se non (con sommo stupore)
eccellenti, ecco che la domenica di buon calcio con il match all’ora di pranzo
(sempre comodo per chi vuole seguire le
partite allo stadio) contro il Verona,
vede ritornare il tanto amato “arbitraggio casalingo” che naturalmente vale
sempre quando il Toro gioca in trasferta.
Il Signor Irrati infatti ha commesso due grosse cagate
(un rigore inesistente dato ai giallo blu, ed un rigore negato ai granata per
un fallo di mano pallavolistico nell’area veronese) che hanno certamente
influito sul risultato finale.
Ma #ilbuoncalcio non ama piangersi addosso, anzi, è
necessario analizzare questo pareggio avvenuto con l’ennesima rimonta sottolineando
le luci e le ombre dell’incontro.
Bisogna dire che il weekend era iniziato alla
grandissima con l’anticipo del sabato sera, una partita importante che vedeva
la capolista Chievo contro l’ultima della classe. Come sempre il giuoco del
calcio non smette di stupire e nonostante il divario tecnico, una tenace Juve
riesce a fermare la corsa verso il titolo dei veneti mettendo in cascina un
punto che in ottica salvezza risulterà davvero prezioso. Nota a margine al
Chievo è stato annullato un gol regolare mentre il rigore per i bianconeri è
sembrato un po’ tirato per i capelli, ma in fondo questa è una bella notizia a
dispetto di tutti quei tifosi in mala fede che dicono che gli arbitri aiutino
sempre le squadre forti.
Noi granata invece incontravamo l’altra sponda di
Verona, e ci presentavamo con la difesa praticamente reinventata. La pausa per
le Nazionali ha fatto molto male alla truppa di Giampierone, e con Maksimovic
fratturato, Moretti infortunato, e Benassi pure, il Mister ha dovuto fare i
salti mortali per poter presentare una squadra coerente con il modulo de
#ilbuoncalcio. E allora ecco Molinaro fare il centrale destro alla bisogna,
Bovo a sinistra e Avelar e Peres esterni. Novità invece gradita è l’esordio dal
primo minuto di Obi e Belotti in attacco di fianco a Quagliarella.
L’inizio piuttosto lento dei nostri e della partita in
generale non aumentano la fortuna dei granata che al primo brutto fallo vedono
fermarsi proprio Avelar che non riesce proprio a continuare. Allora ecco
entrare Jansson che a quel punto prende il posto di Molinaro che si sposta
terzino sinistro.
Il primo tempo è brutto da entrambe le parti, Toro
sempre lento, guardingo e macchinoso produce poco, il Verona non è tanto meglio
dei granata ma si mostra più pericoloso anche se impreciso.
Alla fine del primo tempo si spera che Giampierone
faccia il solito cazziatone generale (le espressioni facciali e le mimiche del
Mister in questo match si sono davvero superate) che tramuti la squadra da un
ammasso di mollezza in una corazzata di buon calcio.
Non si ha però nemmeno il tempo di rendersi conto dei
risultati del cazziatone Venturiano, che ecco il Signor Irrati salire in
cattedra e diventare (inopportuno) protagonista, ed appena vede entrare in area
Juanito, toccarsi con Jansson e capitolare a terra subito fischia il rigore.
Peccato che sia proprio Juanito a commettere fallo sul biondissimo granata che
non fa assolutamente nulla per buttare a terra l’avversario.
Ma son cose che capitano purtroppo, sbagliare è umano,
e pensare male non è certo caratteristica del buon calcio. Dopo aver detto al
direttore di gara quello che si pensava di lui e di tutto il suo ceppo
famigliare, ecco Toni che insacca dal dischetto, ed ennesima partita in salita
per i granata.
Ma come ormai siamo stati abituati a vedere, questo
Toro si accende proprio nelle difficoltà, e con la scesa in campo di Acquah al
posto di un ancora appesantito Obi, il centrocampo granata acquista in corsa e
fisicità, quello che è necessario per recuperare una partita difficile con il
campo appesantito anche dalla pioggia. Il Toro infatti inizia ad avanzare e a
diventare via via più pericoloso, e un aiuto decisivo lo dà l’esperienza e il
peso di Maxi Lopez che subentra alla giovane speranza Belotti.
Da quel momento il Toro assedia l’area di rigore
veronese e dopo aver sfiorato il pareggio prima con Molinaro (gran partitone) e
poi con Capitan Glik, ecco arrivare il gol, con Quagliarella che tira di
potenza, il portiere para ma non trattiene, e la palla arriva sui piedi di un
accorrente Baselli che si prende il lusso di mettere il suo nome sul tabellino
dei marcatori per la terza volta in 3 partite di campionato.
Non c'è nemmeno il tempo di far l'abitudine al pareggio
che pochi minuti dopo il Verona passa di nuovo in vantaggio con un colpo di
testa velenosissimo ancora di Juanito che supera Padellone, che proprio non ci
arriva a toccare quella palla.
Se il primo tempo è stato noioso e brutto da vedere,
soprattutto per quanto riguarda il Toro, il secondo tempo è ora un
capovolgimento di fronte continuo e pochi minuti dopo il vantaggio giallo blu
ecco l'inesauribile Molinaro correre veloce sulla sinistra e crossare in mezzo,
il portiere smanaccia fuori dall'area ma il pallone finisce tra i piedi di
Acquah che al volo fa partire un tiro chirurgico che passa a fil di palo e
rimette tutto in discussione.
Ora i granata sono caldi e spingono come sanno fare,
il Verona si difende, spesso tirando qualche calcione di troppo ma è sempre
pericoloso. Al 34' altro momento di protagonismo di Irrati: c'è un pallone alto
che sorvola l'area dei veneti, Moras salta con le braccia alzate e colpisce il
pallone con la mano, sarebbe rigore...in qualsiasi altro campo del mondo, ma
non domenica al Bentegodi di Verona, anzi è fallo in attacco del Torino.
La partita si va a chiudere con un Toni che tenta di
svenire ogni volta che entra in area e che finalmente viene (stranamente)
ammonito dall'arbitro.
Pareggio importante e meritato per come è venuto
fuori, certo continuano ad esserci i primi tempi sempre lenti e impacciati, e
questa squadra sembra reagire soltanto dopo aver preso il primo schiaffone.
Giampiero che invita Irrati ad un arbitraggio più adeguato |
Decisivi gli ingressi di Acquah e Maxi Lopez,
purtroppo la sfiga ci sta penalizzando con gli infortuni ma non deve questo
diventare un alibi. Bene ha fatto Giampiero a tirare le orecchie a tutti, la
stagione è iniziata bene, ma è giusto che si tengano i piedi per terra e la
giusta umiltà, perchè come ogni anno quando il Toro scende in campo per fare la
fighetta il Toro perde, e noi tutti ben sappiamo che #ilbuoncalcio detesta le
fighette.
Quindi testa bassa, e pronti ad affrontare la Samp,
siamo sempre nelle zone alte della classifica e vogliamo iniziare a prenderci
gusto nel restarci.
Forza Toro Sempre
Igor Stasi
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