martedì 25 agosto 2015

#ilbuoncalcio passa in testa!!

Sarebbe dovuto succedere prima o poi. Sarebbe dovuto arrivare il giorno in cui il buon calcio avrebbe avuto il giusto riconoscimento, non solo da chi ormai è entrato a far parte dei discepoli di questa filosofia, ma anche dalla classifica, ponendo il Toro finalmente tra le prime della graduatoria del calcio italico. Ed eccoci qua, Toro primo in classifica a punteggio pieno, squadra dell'hinterland torinese a zero punti, e il bene che vince finalmente sul lato oscuro della forza. Se ci fosse una giustizia divina il campionato dovrebbe chiudersi oggi, facendo vincere lo Scudetto a 9 squadre contemporaneamente, e facendo retrocedere tre squadre a scelta che sono attualmente a 0 punti, anzi siamo buoni, ci accontenteremo anche di una sola retrocessione da scegliere a caso tra tutte le squadre piemontesi (o sedicenti tali) che in questo momento sono ultime in classifica. Invece, purtroppo, abbiamo solo passato la prima giornata di campionato e ci aspetta un cammino lungo e tortuoso che chissà dove ci porterà. 
Ma chi ben comincia è a metà dell'opera, e questa volta il Toro non ha sbagliato il colpo, porta a casa tre punti che fanno prima di tutto morale, che conferiscono ancora più convinzione ad una squadra giovane che però è sapientemente guidata dalla vecchia guardia di giocatori, che assieme al buon Giampiero, hanno già fatto capire i precetti chiave del buon calcio.
Giampiero indica la via per il buon calcio

Naturalmente vincere non significa avere la vita facile, anzi, quando una squadra vince facile certamente non sta facendo buon calcio, e vi dico la verità nemmeno riuscire ad assistere a questa partita non è stata cosa semplice, visto che tornavo proprio domenica sera dalle vacanze e sono stato costretto a seguirla in streaming, con un link davvero pessimo.
Più che una cronaca sarà quindi una somma di impressioni che ho potuto vivere, visto che le immagini si bloccavano ogni 5 minuti e più che ad una telecronaca ho dovuto assistere ad una rassegna di diapositive, pregando ed imprecando perchè si sbloccasse in modo da poter capire dove stesse rotolando la palla.

Avversario della prima di campionato era il Frosinone neo promosso, allenato da una vecchia conoscenza come Roberto Stellone, l'atmosfera al Matusa era quelle delle grandi occasioni, il pubblico di casa è accorso in massa per non perdersi la prima storica apparizione in serie A, facendo sentire tutto il suo calore ed entusiasmo. Impresa quindi non facile per il Toro, che si trova ad esordire di fronte ad una squadra trascinata dall'entusiasmo della sua gente e con la voglia di giocare un bello scherzetto ai granata.

Con tutte queste premesse ecco che si inizia e la legge del buon calcio è subito implacabile: il Toro parte lento, studia gli avversari ma non morde, cosa più che naturale visto che la cortesia verso l'avversario è un aspetto sempre fondamentale. E' quindi normale che alla prima occasione utile il Frosinone passi in vantaggio, con l'intera nostra difesa a fare le belle statuine, guardando Soddimo insaccare indisturbato portando davanti i suoi dopo appena 7 minuti di gioco. Ma è tutto normale, in fondo è giusto dare qualche soddisfazione al pubblico di casa, e dargli la possibilità di assistere al primo gol della loro squadra del cuore in massima serie: anche questo è buon calcio.
Soddimo ringrazia il buon calcio per averlo fatto segnare

Non riuscivo a capire se avere più il nervoso per il risultato, o per il maledetto streaming che continuava a mandarmi le diapositive dell'evento (Baselli che passa la palla ma lei rimane ferma a mezz'aria e non saprai mai dove andrà a finire, Glik che fa un retropassaggio a Padelli e tu rimani lì fisso a guardare l'immagine ferma per un minuto, terrorizzato nel pensare se l'avrà presa oppure no) o per il risultato già in salita.
Ma stiamo parlando del buon calcio, e come scriveva la mia amica Vanessa solo una settimana fa, commentando il match di Coppa Italia, "subire gol è una cosa positiva, perchè porta la squadra a reagire e a fare di conseguenza buon calcio". E allora riponendo fiducia nelle parole del sommo Giampiero aspettiamo questa reazione che in effetti avviene, e seppur le azioni si vedevano a singhiozzo sono certo di aver capito che sia Quagliarella che Maxi Lopez, hanno successivamente avuto sui piedi la palla del pareggio.
Ma nulla da fare si va negli spogliatoi ancora in svantaggio e questo genera non poco fastidio.
Al rientro in campo il Toro sembra in palla, il Frosinone si rende pericoloso chiedendo un rigore che tuttavia sembrava molto tirato per i capelli, ma i granata riprendono subito in mano il gioco, cambiando ancora il ritmo e finalmente su un bel cross di Avelar ecco il tiro al volo di Quagliarella, e finalmente il risultato è di nuovo di parità e c'è tutto il tempo per effettuare il sorpasso.
Il vecchio Quaglia che esulta per la gioia di tutti i "veri" tifosi
Naturalmente in quell'istante io il gol non son riuscito a vederlo perchè mentre la palla era in volo durante il cross di Avelar lo streaming si è bloccato, quindi abbiamo capito della rete solo grazie all'audio (in inglese) che diceva che qualcuno aveva segnato.

Ma va bene lo stesso, l'importante è che il Toro recuperi questa partita, e i ragazzi di Giampiero non si fanno certo pregare, e dopo solo 4 minuti ecco che il giovane Baselli (ormai idolo delle folle incontrastato) riceve la palla, salta un avversario si accentra, e lascia partire un bel tiro, bloccato a metà dallo streaming ma non dal portiere avversario. Si risente il commentatore urlare alla rete, si gioisce in casa di mia madre, tra me, lei e mia sorella, si cerca di vedere almeno il replay per capire come quella palla sia entrata, ripromettendosi di rivedere le immagini alla Domenica Sportiva.
Baselli sempre più interprete massimo del buon calcio..dopo Vives naturalmente
Ora si inizia a ragionare, i ragazzi sembrano avere in pugno la situazione, si sfiora il terzo gol due volte con Martinez subentrato a Lopez, Ventura si copre mettendo in campo Acquah e poi chiudendo il cerchio con l'immancabile Vives al posto di uno splendido Daniele Baselli.

Tre punti importanti, il gioco ogni tanto si inceppa, ma è molto confortante vedere una squadra che non perde mai la calma e la testa nei momenti difficili, e che soprattutto è già riuscita a raggiungere un buon livello di intesa tra "vecchi giocatori" e i nuovi arrivati che pur avendo un'età giovane sembrano già aver assorbito i precetti chiave del buon calcio.
Resta la curiosità di vedere all'opera altri due nuovi arrivi come Zappacosta e Belotti per capire quanto questo Toro possa essere forte, e dove soprattutto si potrà arrivare mostrando #ilbuoncalcio in giro per l'intero stivale.

Noi saremo presenti e ve lo racconteremo.

Forza Toro Sempre.
Igor Stasi

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